La Croce rossa italiana (CRI) tornerà presto in Iraq. Ad affermarlo al VELINO è lo stesso presidente dell’organismo umanitario, Massimo Barra, durante la cerimonia di presentazione del nuovo calendario dell'organizzazione. “Abbiamo presentato al ministero degli Esteri un progetto esecutivo per la costruzione a Bagdad di una nuova ala per la cura dei grandi ustionati, presso il polo ospedaliero locale – ha annunciato Barra -. Aspettiamo ora di sapere quando la Farnesina approverà i finanziamenti dell’opera. Avremmo già dato via al progetto, tuttavia siamo impegnati in molti paesi con un carico di spese che non ci permette di poter disporre di ulteriori risorse. Perciò ci siamo rivolti al ministero degli Esteri”. A questo proposito la Croce rossa italiana, anche se non è più presente fisicamente all’ospedale di Bagdad, si occupa comunque degli iracheni. A Damasco, infatti, il personale della Cri si è fatto carico finora di tutte le spese mediche dei rifugiati del paese di Saddam Hussein (si parla di tremila operazioni chirurgiche effettuate in pochi anni).
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