
(dalla sezione NOTIZIE di ALICE.it)
CRI: CROCE ROSSA DICE NO A COMMISSARIAMENTO, AVANTI VERTICI ATTUALI
L'assemblea rinnova fiducia al presidente e al Direttivo
Roma, 13 ott. (Apcom) - L'Assemblea Nazionale della Croce Rossa Italiana ha confermato la 'fiducia' al Consiglio Direttivo e al Presidente Nazionale, approvando due mozioni nelle quali si respinge tra l'altro "l'ipotesi di eventuale commissariamento dell'Associazione". E' stata inoltre approvata la proposta di rinnovare ai Comitati territoriali "la richiesta del 'contributo di solidarietà'".
Nella prima mozione l'Assemblea Nazionale contestualmente alla proposta di rinnovamento della richiesta di contribuzione ai Comitati, ha richiesto "l'impegno del Consiglio Direttivo Nazionale affinché, qualora l'introito relativo al cosiddetto '5 PER 1000', non previsto attualmente dal Bilancio di Previsione, avesse entità tale da consentirlo, venga in parte utilizzato sotto forma di incremento del contributo di funzionamento dei Comitati, proporzionalmente all'entità del 'contributo di solidarietà' versato al Comitato Centrale".
Nel documento è scritto che "l'Assemblea impegna il Comitato Centrale a stabilire un criterio di ripartizione che garantisca l'equità nella distribuzione basandolo sui pregressi vantaggi fruiti dai singoli Comitati e su criteri che premino i Comitati che, in passato, hanno seguito corrette strategie gestionali e a presentare un piano con scadenze precise di azioni di risanamento del Comitato Centrale".
E'stato inoltre chiesto che il CDN confermi di "non reiterare la richiesta negli anni successivi e che si impegni a valutare e valorizzare il patrimonio immobiliare prevedendone un migliore utilizzo affinché gli eventuali introiti vadano a beneficio dell'Ente". Chiesta anche "una maggiore informazione ai Comitati sullo stato di fatto dei lavori di risanamento economico da divulgare obbligatoriamente a tutti i Soci". È stato poi proposto al CDN il lancio di una sottoscrizione fra i Soci od eventualmente pubblica sul modello di 'Telethon'. Infine è stato auspicato "un migliore utilizzo delle risorse umane, civili e militari per fronteggiare le necessità amministrative presso le Unità locali".
L'Assemblea nella seconda mozione ha richiamato il CDN a "porre in essere gli impegni assunti nel programma elettorale e confermati nelle Assemblee di aprile riguardanti la regionalizazzione della gestione del patrimonio, la presentazione di un piano di gestione del personale con definizione della pianta organica ai diversi livelli previsti, il perseguimento di deleghe funzionali per la Croce Rossa Italiana, la definizione del ruolo delle Componenti, l'attuazione immediata del più ampio decentramento alle Regioni di tutte le funzioni attualmente attribuite al Comitato Centrale, la definizione di un piano di rientro del 'contributo di solidarietà' alle Unità periferiche a fronte di sopravvenienti risorse aggiuntive, l'annullamento dell'ipotesi di commissariamento dei Comitati che non hanno ottemperato per varie ragioni alla predisposizione in Bilancio del 'contributo di solidarietà', dando mandato al Direttore Generale di attuare quanto di sua competenza in ordine al recupero della parte residuale del contributo stesso". L'Assemblea ha inoltre sottolineato la "necessità della diversità del ruolo politico e di indirizzo del CDN da quello di competenza del Collegio unico dei Revisori."
L'Assemblea Nazionale in sessione integrata, che vede la presenza dei Presidenti Provinciali e Locali CRI, ha oggi all'esame le proposte di revisione statutaria e regolamentare.
Nella prima mozione l'Assemblea Nazionale contestualmente alla proposta di rinnovamento della richiesta di contribuzione ai Comitati, ha richiesto "l'impegno del Consiglio Direttivo Nazionale affinché, qualora l'introito relativo al cosiddetto '5 PER 1000', non previsto attualmente dal Bilancio di Previsione, avesse entità tale da consentirlo, venga in parte utilizzato sotto forma di incremento del contributo di funzionamento dei Comitati, proporzionalmente all'entità del 'contributo di solidarietà' versato al Comitato Centrale".
Nel documento è scritto che "l'Assemblea impegna il Comitato Centrale a stabilire un criterio di ripartizione che garantisca l'equità nella distribuzione basandolo sui pregressi vantaggi fruiti dai singoli Comitati e su criteri che premino i Comitati che, in passato, hanno seguito corrette strategie gestionali e a presentare un piano con scadenze precise di azioni di risanamento del Comitato Centrale".
E'stato inoltre chiesto che il CDN confermi di "non reiterare la richiesta negli anni successivi e che si impegni a valutare e valorizzare il patrimonio immobiliare prevedendone un migliore utilizzo affinché gli eventuali introiti vadano a beneficio dell'Ente". Chiesta anche "una maggiore informazione ai Comitati sullo stato di fatto dei lavori di risanamento economico da divulgare obbligatoriamente a tutti i Soci". È stato poi proposto al CDN il lancio di una sottoscrizione fra i Soci od eventualmente pubblica sul modello di 'Telethon'. Infine è stato auspicato "un migliore utilizzo delle risorse umane, civili e militari per fronteggiare le necessità amministrative presso le Unità locali".
L'Assemblea nella seconda mozione ha richiamato il CDN a "porre in essere gli impegni assunti nel programma elettorale e confermati nelle Assemblee di aprile riguardanti la regionalizazzione della gestione del patrimonio, la presentazione di un piano di gestione del personale con definizione della pianta organica ai diversi livelli previsti, il perseguimento di deleghe funzionali per la Croce Rossa Italiana, la definizione del ruolo delle Componenti, l'attuazione immediata del più ampio decentramento alle Regioni di tutte le funzioni attualmente attribuite al Comitato Centrale, la definizione di un piano di rientro del 'contributo di solidarietà' alle Unità periferiche a fronte di sopravvenienti risorse aggiuntive, l'annullamento dell'ipotesi di commissariamento dei Comitati che non hanno ottemperato per varie ragioni alla predisposizione in Bilancio del 'contributo di solidarietà', dando mandato al Direttore Generale di attuare quanto di sua competenza in ordine al recupero della parte residuale del contributo stesso". L'Assemblea ha inoltre sottolineato la "necessità della diversità del ruolo politico e di indirizzo del CDN da quello di competenza del Collegio unico dei Revisori."
L'Assemblea Nazionale in sessione integrata, che vede la presenza dei Presidenti Provinciali e Locali CRI, ha oggi all'esame le proposte di revisione statutaria e regolamentare.
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