Senza dire o aggiungere niente, vi segnalo questo articolo tratto dal quotidiano "LIBERTA'" di Piacenza (ChDA)
PIACENZA - «Per aiutare mio figlio sono disposto a donare un organo della mia persona (rene) a favore di chi assicuri che lo aiuterà a trovare un lavoro». E' disperato il signor Luigi padre di un uomo di 40 anni invalido a causa di una grave malattia che lo ha colpito giovanissimo. Ha così deciso di prendere carta e penna e di inviare una lettera a Libertà per esternare la sua disperazione e con la speranza di scuotere un ambiente che sembra diventato del tutto indifferente alla sofferenza. «Mio figlio non ce la fa a far fronte alle spese di casa - dice Luigi tra le lacrime - e mi vergogno della situazione in cui versa la mia famiglia. Soprattutto mi fa molto male vedere quanto soffre. Per tutta la mia vita ho fatto il volontario nella Croce Rossa e dopo aver aiutato sempre le persone, ora che l'aiuto lo chiedo io ricevo solo porte sbattute in faccia». Le porte di cui parla Luigi sono quelle delle istituzioni a cui si è rivolto: «non per chiedere pietà, ma un lavoro per mio figlio».
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